Nel mezzo della pandemia del Coronavirus gli attacchi informatici sono decisamente aumentati. Fa riflettere però il dato che le modalità di attacco sferrate dai criminal hacker siano rimaste invariate nonostante molte aziende stiano lavorando in smart working.
La spiegazione di questo fenomeno sta nel fatto che non è variato il principale target dei criminali informatici, cioè la vulnerabilità del fattore umano nella cyber security aziendale.
Di questo aspetto e di come le persone siano determinanti nell’ambito di una corretta gestione della sicurezza informatica delle aziende, se ne parla approfonditamentýe in un interessante articolo pubblicato dal sito Cybersecueity360.it e intitolato Il fattore umano nella cyber security aziendale: regole di gestione e soluzioni di sicurezza.
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