Nel mezzo della pandemia del Coronavirus gli attacchi informatici sono decisamente aumentati. Fa riflettere però il dato che le modalità di attacco sferrate dai criminal hacker siano rimaste invariate nonostante molte aziende stiano lavorando in smart working.
Read MoreCon l’inizio della Fase 2 per l’emergenza Coronavirus, numerose aziende ed attività italiane hanno riaperto i battenti.
Dopo circa due mesi di inattività in sede e di lavoro in modalità smart working, dunque, per gran parte di esse è il momento di rimettere in moto i sistema informatici, le reti interne e i vari dispositivi aziendali.
L’attività di JoyComm per la sicurezza informatica delle aziende va avanti anche in questo lungo periodo di quarantena per il Coronavirus, ovviamente in modalità Smart Working.
Filippo Rossi, presidente di Joycomm, insieme agli avvocati Francesco Chiarappa e Tommaso Scannicchio hanno concluso un’importante attività di formazione per i circa 100 collaboratori di Betpoint operatore primario nel settore dei giochi e delle scommesse online.
In particolare, il percorso formativo ha riguardato: l’approfondimento della normativa in materia di Gdpr con focus mirati e i diversi aspetti della cyber security aziendale con l’obiettivo di garantire un elevato livello di “security awerness” all’interno dell’azienda.
Riunione straordinaria del Nucleo Sicurezza Cibernetica, dopo gli attacchi informatici subiti da alcune strutture sanitarie italiane in questa fase di emergenza Coronavirus.
Dalle verifiche effettuate si dovrebbe trattare di attacchi “ransomware”. Ispirati cioè da finalità di lucro e non dall’intento di esfiltrare dati sensibili.
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