Cosa dobbiamo attenderci in materia di cyber security per il 2020? Secondo la maggiora parte degli esperti di sicurezza informatica, lo scenario verso il quale dovremo confrontarci nell’immediato futuro sarà certamente più complesso e articolato di quello attuale. In particolare, ciò che dobbiamo attenderci è una presenza sempre maggiore di intelligenze artificiali che diventeranno protagoniste sia sul fronte degli attacchi informatici che sul fronte dei sistemi di difesa.
Cyber Security 2020: attacchi informatici con intelligenze artificiali
In base alle recenti simulazioni effettuate, l’intelligenza artificiale sarà alla base degli attacchi di social engineering soprattutto per quel che riguarda le telefonate e i video contraffatti. Non basta. Aumenterà la “qualità” dei messaggi di phishing e spear phishing, attraverso l’utilizzo di algoritmi stilometrici in grado di simulare le azioni del mittente. L’esempio più preoccupante, in questo senso, potrebbe essere quello delle azioni su siti di e-commerce e di istituti bancari.
Grazie ad algoritmi sempre più evoluti, inoltre, anche il livello di danni e di resistenza dei malware potrebbe notevolmente incrementare.
L’intelligenza artificiale al servizio della cyber security 2020
Se è vero che l’intelligenza artificiale sarà un grande pericolo in tema di attacchi informatici, allo stesso tempo potrà favorire e migliorare i sistemi di difesa e il livello di cyber security. L’obiettivo, infatti, sarà quello di individuare in anticipo il rischio di attacchi e di intervenire in tempi rapidi prima che l’azione malevola possa produrre effetti.
Si lavorerà sugli schemi noti fino a oggi che rappresentano la base dati sulla quale le intelligenze artificiali verranno continuamente addestrate e aggiornate.
Tre settori particolarmente a rischio
Secondo gli studi attuali, le vittime privilegiate per i prossimi mesi in materia di sicurezza informatica, saranno fondamentalmente tre: le pubbliche amministrazioni locali che erogano e gestiscono servizi per i cittadini, il settore sanitario soprattutto per la quantità di dati sensibili che vi orbitano e infine i cloud provider, veri e propri mega-depositi di informazioni.
fonte: ilsussidiario.net