Con il passare del tempo, le auto connesse in rete sono diventate da assoluta novità a realtà consolidata e la previsione è che nei prossimi anni aumenterà fortemente il loro numero sulle nostre strade. Di pari passo, però, cresce anche il livello ed il numero di minacce informatiche a questo tipo di veicoli che caratterizzano la nuova mobilità.
Secondo quanto riporta uno studio pubblicato dal CyLab della Carnegie Mellon University e presentato all’IEEE Symposium on Security & Privacy sono già state individuate delle nuove vulnerabilità informatiche per i veicoli connessi in rete o connected vechicles sul mercato. Lacune che consentono ai cyber criminali di superare i sistemi IDS i un veicolo connesso in rete e condizionare il funzionamento di vari componenti chiave, tra cui il motore, che da remoto può essere tranquillamente spento.
Nell’industria automotive, dunque, serve una presa di coscienza sull’importanza della cybersecurity anche in questo ambito. Per combattere questo tipo di attacchi, dunque, sarà fondamentale sviluppare una nuova classe di sistemi IDS nei veicoli di nuova generazione, a cui affiancare un aggiornamento dei livelli di sicurezza degli hardware, come sottolineato da Sekar Kulandaivel, Ph.D. di CyLab e principale autore dello studio.
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